Venezia, 12 Luglio 2011: In vetro soffiato, fu prodotta in due misure col nome di Tiki 52 e 33, che indicano i suoi centimetri in altezza.
Qualche mese fa viene proposto all'artista Luca Moretto di dare un apporto a quell'oggetto di design così essenziale.
Una richiesta un po' “folle” da parte del proprietario, visto che ad oggi la Tiki è considerata un oggetto da collezione proprio per la sua rarità.
Colpito dalle opere su tela, dall'uso del silicone e dalle interpretazioni che questo giovane artista dà alle sue creazioni, il committente ha deciso che quella lampada così unica avesse bisogno di colore e vivacità, di quella insolita giocosità materica che permette alle opere di Luca Moretto di essere non solo guardate, ma toccate e vissute nella loro tridimensionalità.
Moretto ha accettato la nuova sfida, come fece con la Vespa, divenuta poi Vespa Venice, che oggi è ammirata da circa 50 mila visitatori l'anno al museo Piaggio, seppur sapendo di mettersi contro i cosiddetti puristi; ma se l'arte è anche rinnovare attraverso una comunicazione eclettica e quindi contributo intellettivo, perché non affidarsi a mani esperte e professionali di un artista a pieno titolo?
È così, che Moretto ha saputo valutare i gesti e i toni di colore per dare nuova vita alla lampada Tiki di Leucos.
Linee nere essenziali, tinte di colore studiate nei dettagli per mettere in risalto la forma e non disturbare l'occhio, abbinamento perfetto tra silicone e colore, dolcezza d'insieme e delicatezza nella posa fanno di quest'oggetto un'icona del tutto contemporanea.
Ogni volta l'artista, man mano che fa il suo percorso, sente che qualcosa dentro di lui sta maturando e con lui anche le opere cambiano aspetto, seppur mantenendo quel filo conduttore che è la fantasia e la visione.
“La soddisfazione più grande” - ci dice l'artista - ”è sia nel fatto di restituire ai committenti un'opera che loro stessi hanno voluto fosse rivisitata a modo mio, ma soprattutto la sorpresa negli occhi dello spettatore che è sempre qualcosa di impagabile. Quel sorriso di stupore ripaga di ogni ora passata a studiare e realizzare quell'opera”.
“Il concetto è avvicinare le mie opere alla gente comune, al pubblico più ampio, anche a chi di arte non si è mai occupato. Infatti, l'eccentricità delle mie opere suscita subito curiosità che si trasforma, però, in sorriso, allegria e “nuova" emozione. Emozione dovuta dall'effetto colore e dai materiali palpabili, la materia e la fantasia, infatti, altro non sono che un tocco di poliedrica fusione tra immaginario e vita vera.”
D'altronde, emozionare chi guarda e comunicare sensazioni positive è l'obiettivo di Luca Moretto che da sempre lavora con estro e precisione; come un maestro di bottega è precipuo e scrupoloso, lui infatti, i maestri li guarda sempre con umiltà e con un passo indietro ma con un occhio rivolto al futuro.
Anche per Moretto, come per ogni artista, l'opera più bella è quella che ancora deve fare!
E noi aspettiamo con ansia ogni opera che arriverà, sicuri che l'artista continui a stupire e incuriosire lo spettatore con garbo e fantasia.