Non poteva mancare a questo importante step la Vespa Venice dell’artista veneto Luca Moretto scelta dal curatore Marco Riccardi per onorare la presenza della Vespa con una Vespa d’arte speciale, “Veneziana” in tutti i sensi…
Arrivata direttamente dal Museo Piaggio di Pontedera (PI), l’opera sarà tra i veicoli esposti al Forte Marghera a partire da venerdì 9 giugno, per valorizzare e avvicinare il pubblico all’arte contemporanea attraverso uno dei simboli più curiosi e attraenti del design del XX secolo: la motocicletta.
Sorride Luca, che vede la sua opera ritornare vicino casa per qualche mese.
Vespa Venice è stata realizzata su un modello Vespa N del 1967 che l’artista di Jesolo ha dipinto a mano con un voluto “effetto rilievo”, una costante che appartiene a tutte le opere di Moretto, che ama incuriosire il pubblico con un desiderio latente di “toccare con mano” ciò che gli occhi vedono.
Moretto ha realizzato questa opera d’arte su ruote collegando la sua passione per i motori con la voglia di esprimere il colore che “sente dentro”, nonostante l'arte nella sua vita sia arrivata a causa del dolore con cui è costretto a convivere ormai da 19 anni. L’idea di Luca, così come si può notare facilmente anche nelle sue opere su tela, è di raccontare la sua gioia di vivere e non il dolore con cui è destinato a convivere dopo un maledetto incidente dal quale a seguito di complicazioni ha perso una gamba. Luca Moretto è un astrattista ma negli anni si è scoperto anche designer, e lui si è divertito a farlo visto il suo interesse per la scultura, per la forma, per la tridimensionalità dell’oggetto; spesso, infatti, ha reinterpretato oggetti comuni e creato sculture su commissione.
L’artista, ha iniziato il suo percorso nel 2006 usando un materiale poco conosciuto nell’arte: il silicone; il suo percorso sperimentale è basato soprattutto sul desiderio di esternare la gioia che il dolore fisico aveva ormai cancellato, nel 2010 è esploso professionalmente e da allora Moretto ha iniziato a “far sul serio”, come dice lui…
Ci racconta che nei primi tre anni l’arte è stata una vera e propria ancora di salvezza, “l’arte mi ha permesso di tirar fuori quell’energia che era bloccata dentro di me da anni e mi ha permesso di “urlare i colori” che il dolore aveva intrappolato.
Nel 2010 ho capito che l’arte era arrivata per il dolore ma che quel richiamo che sentivo fin da adolescente e a cui avevo sempre dato poco peso, era qualcosa di più grande e mi stava dando ora la possibilità di donare emozioni ad un pubblico che diventava sempre più ampio, internazionale, ma soprattutto sempre più sensibile all’arte che proponevo”.
La Vespa Venice di Luca Moretto è un’opera che ha alle spalle già una importante serie di mostre ed esposizioni internazionali tra cui il Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e la Fiera internazionale della calzatura di Milano dove è protagonista nello stand L.A. GEAR per una edizione del MICAM.
Da quando è arrivata al Museo Piaggio, nel luglio del 2012, Vespa Venice ha continuato a riscuotere molto interesse e questa è la terza volta che lascia il Museo per un evento di altissimo rilievo.
Ha partecipato all’8° Vespa Wolrd Days, il raduno mondiale Vespa del 2014 di Mantova.
Il secondo evento vede la Vespa di Moretto partire verso San Pietroburgo, per la rassegna “La Vespa e il Cinema” insieme alla Vespa dell’artista Ugo Nespolo e alla Vespa Dolce Vita della Designer milanese Paola Navone.
E ora, Vespa Venice torna “momentaneamente a casa” presso uno degli spazi espositivi della Fondazione Musei Civici di Venezia per questa grande esposizione sulla storia delle due ruote italiane a motore attraverso la passione italiana, il design, la cultura e la tecnologia.
“Un onore per me questo ennesimo progetto istituzionale in cui ho la fortuna di essere stato invitato. Ora sorrido di nuovo, perché se nel 2012 dicevo che Vespa Venice, arrivando al Museo Piaggio era giunta a casa, ora dico che per qualche mese è tornata a Venezia dove è nata la parte che l’ha resa davvero un’opera!”
La speranza di Moretto è che tutto questo possa aprire le porte ad altri progetti che da tempo vorrebbe realizzare, è importantissimo oggi per un artista avere un supporto come il Museo Piaggio ma anche sostegni e progetti di altro tipo riescono a far crescere e valorizzare idee innovative che senza un aiuto anche economico non decollerebbero.
“La mia idea futura è realizzare la Vespa Venice 946, è un progetto molto importante e si differenzierà dalla Vespa Venice con cui raccontai la mia voglia di vivere attraverso l’arrivo dell’arte.
Vespa Venice 946 racconterà un viaggio, quello della mia vita si, che ha toccato il buio ma che con forza ho affrontato e con forza cerco di superare ogni giorno, ecco l’opera sarà un gioco che comincerà dal nero, il buio dei periodi difficili, per correre nel futuro, ovviamente con i colori.“
MOTOCICLETTA. L’architettura della velocità
Mostra dal 9 giugno – 28 ottobre 2018
Forte Marghera, Mestre